Capillaroscopia: Come Scoprire i Disturbi della Microcircolazione
Scopri tutto sulla capillaroscopia: tecnica, utilità e servizi offerti dal Centro Polimed di Afragola (Napoli) per la tua salute circolatoria
La capillaroscopia, una tecnica diagnostica non invasiva, è un esame essenziale per analizzare i più piccoli vasi sanguigni dell’organismo. E in questo modo individuare eventuali disturbi cronici, sistemici o degenerativi.
Oggi esploreremo in dettaglio cos’è la capillaroscopia, a cosa serve e come viene eseguita presso il Centro Medico Polimed di Afragola (Napoli).
(altro…)Peeling Chimico : per un viso rigenerato
Il peeling chimico è un trattamento che serve ad accelerare il rinnovamento cellulare: l’applicazione di un agente chimico sulla pelle ne stimola l’esfoliazione e la velocità di rigenerazione.
È il trattamento perfetto per chi desidera correggere irregolarità della superficie cutanea (come rughe superficiali e cicatrici dell’acne), macchie cutanee di varia origine, acne in fase attiva.
Trova inoltre indicazione in tutti coloro che desiderano ridare luminosità e levigatezza alla pelle messa a dura prova da stress, inquinamento, invecchiamento.
Il peeling chimico agisce nella pelle attraverso l’azione di vari meccanismi: stimola la rigenerazione cellulare rimuovendo ed esfoliando le cellule morte provocando una vera e propria accelerazione del ricambio cellulare che avviene già naturalmente nel derma.
Quali Risultati si possono ottenere con il peeling?
QualiMigliorare l’aspetto della pelle dando tono, elasticità, turgore, luminosità alla pelle stessa: pelle più giovane e più chiara, ottenendo un effetto levigante e di ringiovanimento facciale.
Consigli Dermatologo
Seguite sempre tutte le indicazioni che vi verranno date dal medico-chirurgo che ha effettuato il trattamento.
Nel decorso post-peeling è indispensabile proteggersi in modo assoluto dal sole e dai raggi solari e lampade UVA – UVB per almeno due mesi dopo l’applicazione del peeling (anche in casa) con prodotti che contengano schermi e filtri solari protettivi, per prevenire eventuali iperpigmentazioni post-infiammatorie.
Lavare la pelle con un detergente delicato, risciacquarla con cura e delicatezza evitando qualsiasi tipo di sfregamento o irritazione e mantenere la cute costantemente protetta con prodotti emollienti. Attenzione: il trattamento non può essere effettuato durante l’estate.
Presso il nostro Centro di Medicina Estetica è possibile effettuare questo trattamento con un medico chirurgo estetico. Per saperne di più …
Mappatura dei nei: come si fa, chi dovrebbe farla e perché è importante
La dermatoscopia o epiluminescenza, la mappatura dei nei, è un esame indolore che consente di individuare e prevenire il melanoma e altri tumori della pelle.
Tutte le persone, dalla pubertà in poi, dovrebbero effettuare la mappatura dei nei.
Secondo gli ultimi dati, infatti, in Italia sono stati registrati il 7% di casi di melanoma in più, il più pericoloso tumore della pelle.
Allo stesso tempo, secondo l’Associazione Italiana Registri Tumori, sono aumentate anche le possibilità di sopravvivenza a cinque anni: l’87% in totale e oltre il 90% tra gli under 45.
Questo grazie soprattutto alla diagnosi precoce, cioè all’individuazione della malattia nelle sue prime fasi di sviluppo. La mappatura dei nei è proprio l’esame che ti aiuta a monitorare costantemente la salute della pelle e prevenire melanoma e altre forme di cancro della pelle.
Scopriamo allora nel dettaglio di cosa si tratta, perché è importante farla e come prenotare la tua prossima mappatura dei nei.
Cos’è la mappatura dei nei?
L’esame della mappatura dei nei ha diversi nomi: può essere infatti chiamato dermatoscopia, dermoscopia o ancora epiluminescenza. La sostanza, però, non cambia.
Si tratta infatti di un procedimento diagnostico indolore e non invasivo con cui un medico dermatologo controlla le cosiddette lesioni pigmentate della pelle, tra cui:
- Nei
- Cheratosi (chiazza ruvida e squamosa sulla pelle)
- Epiteliomi (tumori degli epiteli)
- Macchie sospette
Questo tipo di visita dermatologica aiuta a prevenire e trattare efficacemente il melanoma e altri tumori della pelle, benigni o maligni. Le lesioni pigmentate vengono infatti seguite nel tempo, come vedremo, per valutare la presenza di cambiamenti sospetti.
A cosa serve fare la mappatura dei nei?
È fondamentale effettuare la mappatura dei nei:
- Almeno ogni due o tre anni se non vengono rilevate particolari situazioni di rischio
- Almeno una volta all’anno quando vengono individuati nei o altre lesioni a rischio
Questo perché, come abbiamo accennato, la dermatoscopia aiuta a individuare il cancro della pelle. In particolare il melanoma, la forma più pericolosa di tumore dell’epidermide, che può diffondersi rapidamente in diverse parti del corpo se non viene trattato adeguatamente.
Se invece questo tipo di malattie vengono individuate per tempo, le possibilità di successo nel trattamento risultano molto più elevate.
Vuoi prenotare la tua mappatura dei nei?
Nel mese di maggio Polimed lancia la prevenzione del melanoma: chiama ora lo 0818522995 per saperne di più.
Chi deve fare la mappatura dei nei?
Tutti dovrebbero effettuare la mappatura dei nei, almeno ogni due o tre anni se non si è in presenza di particolari fattori di rischio.
L’esame è particolarmente consigliato a chi presenta:
- Un numero elevato di nei sulla pelle;
- Dei nei che appaiono particolarmente grandi, di forma irregolare o che abbiano un colore diverso rispetto agli altri;
- Dei nei che abbiano cambiato forma, colore o dimensione nel corso del tempo;
- Un numero elevato di nei sulla schiena, area più difficile da monitorare e che quindi dovrebbe essere controllata da un medico specializzato con maggiore attenzione;
- Familiarità con il melanoma (parenti stretti che hanno avuto o hanno questa malattia);
- Una carnagione particolarmente chiara e lentigginosa e abbia subito scottature.
A quale età si fa la mappatura dei nei?
L’epiluminescenza è consigliata a partire dalla pubertà: in questo momento della crescita, si assiste infatti a un rapido aumento del rischio di sviluppare una malattia della pelle, rispetto all’infanzia.
Ai bambini in età pediatrica, invece, non è necessario effettuare la mappatura dei nei. Questo perché è naturale vedere aumentare il numero di lesioni pigmentate della pelle: alla nascita, infatti, i nei sono estremamente rari e in ogni caso sono pochissimi anche quando si presentano.
È normale dunque che nel corso del suo sviluppo, il bambino veda aumentare il numero dei nei.
Come si effettua la mappatura dei nei?
La mappatura dei nei viene effettuata da un medico dermatologo specializzato.
La visita è molto semplice, indolore e non invasiva. Il paziente viene fatto spogliare (a meno di casi di lesioni pigmentate in aree intime, viene lasciata la biancheria intima).
Il paziente si stende poi sul lettino e il dermatologo effettua un esame di tutti i nei presenti sulla pelle, utilizzando uno strumento chiamato dermatoscopio, prima da un lato e poi da un altro.
Lo strumento ottico, collegato a una telecamera, serve per analizzare le formazioni cutanee presenti tra l’epidermide e il derma, cioè lo strato più esterno e quello sottostante della pelle. Con il dermatoscopio, il medico specialista è in grado di analizzare profondamente la struttura morfologica dei nei e delle altre lesioni, per valutarne diversi aspetti come il colore, la grandezza, la forma e così via.
Attraverso strumenti digitali, le immagini delle lesioni pigmentate vengono immagazzinate e archiviate, in modo da poterne studiare l’evoluzione nel tempo, per valutare eventuali modifiche delle loro caratteristiche.
Esame ABCDE Nei
Nello specifico, vengono valutati i cambiamenti nei cosiddetti ABCDE:
- A sta per Asimmetria: il neo non ha una forma simmetrica (le sue due metà non corrispondono).
- B sta per Bordi: la lesione è cioè irregolare e frastagliata sui bordi.
- C sta per Colore: compaiono diverse sfumature di colore nello stesso neo o la tonalità è diversa rispetto a quella di tutti gli altri nei.
- D sta per Dimensioni: si controlla se sono molto grandi.
- E sta per Evoluzione: quando il neo cambia molto rapidamente (nel giro di 6-8 mesi) per uno degli aspetti valutati in precedenza (forma, dimensione o colore) oppure quando sanguina.
Ma quanto dura una mappatura dei nei? La risposta dipende dal numero di lesioni pigmentate presenti sul corpo del paziente: in linea di massima l’esame può essere concluso nell’arco di circa 30 minuti.
La visita dermatologica è imbarazzante?
C’è chi evita la visita dermatologica e la mappatura dei nei a causa dell’imbarazzo che potrebbe derivarne. Come abbiamo accennato, però, questo tipo di visita contribuisce a salvare la vita dei pazienti potenzialmente affetti da melanoma, quindi l’imbarazzo temporaneo non dovrebbe ostacolare il processo diagnostico.
Durante la visita dermatologica, a parte determinati casi, il paziente può continuare a indossare i propri capi di biancheria intima.
Il personale medico Polimed è inoltre sempre rispettoso delle persone, mettendole il più possibile a proprio agio.
Può capitare, in determinati casi, che i nei da controllare siano presenti anche in punti intimi, come vicino a un capezzolo o sul pube. In questi casi è importante rimuovere anche la biancheria, ma l’esame è veloce e completamente indolore.
Dove fare la mappatura dei nei? Contattaci
Il centro di medicina polispecialistica Polimed di Afragola (Napoli) è un centro di eccellenza scelto da numerosi pazienti in tutta la Campania, grazie all’eccellente preparazione dei propri medici specializzati e l’elevata sofisticazione dei propri strumenti diagnostici.
Per prenotare la tua visita dermatologica per la mappatura dei nei chiama ora il numero 0818522995.
Non rimandare l’appuntamento con la tua salute!
Come correggere un microblading con la rimozione laser
Stufa del trucco semipermanente? Con la tecnologia laser oggi è possibile rimuovere o correggere il microblading. Scopriamo come.
Hai bisogno di rimuovere il microblading dalle sopracciglia?
Sono diverse le ragioni che possono portare una persona a non voler più questa tipologia di trucco semipermanente: il lavoro potrebbe essere stato eseguito male oppure, dopo un certo periodo, si è stufi di come appare il proprio viso.
Qualunque sia la ragione, oggi è possibile correggere o rimuovere completamente il microblading in maniera sicura e con la garanzia di risultati certi, attraverso la rimozione laser.
Oggi, scopriremo insieme come funziona questo trattamento, come ti aiuta a rimuovere o correggere il microblading, oltre agli strumenti all’avanguardia impiegati dallo staff del Centro di Medicina Estetica Polimed di Afragola (Napoli).
Come funziona la rimozione laser del microblading?
Come ben sai, il microblading è una tipologia di trucco semipermanente applicata alle sopracciglia, che ricorda la tecnica di creazione dei tatuaggi. In realtà, in questo caso viene impiegato uno strumento chiamato penna a lama. È questa che provoca delle piccole incisioni nella pelle, riempite con un pigmento adatto.
La rimozione o la correzione del microblading attraverso il laser, avviene attraverso una sequenza di impulsi a elevata energia e brevissima durata, in grado di scomporre le minuscole particelle di colore. I residui vengono eliminati dall’organismo in maniera naturale, attraverso il sistema linfatico.
Ma la procedura laser è solo una delle tappe del trattamento eseguito dal centro di Medicina Estetica Polimed, che ti segue sia prima che dopo l’operazione per garantirti risultati efficaci e il massimo della sicurezza.
Prima del trattamento, infatti, il nostro staff specializzato si informerà sulla tua storia medica, per prevenire eventuali problemi. Successivamente, ti fornirà istruzioni su come prepararti al trattamento e come comportarti dopo averlo eseguito.
L’ultimo passaggio richiede l’applicazione di un anestetico a uso topico, che viene cioè applicato direttamente sulla pelle. La procedura laser, come approfondiremo, non è più dolorosa della stessa applicazione del microblading, ma l’anestetico ti aiuta a ridurre il senso di fastidio.
Il nostro personale medico proseguirà poi al trattamento vero e proprio, come puoi vedere in questo video:
Come vedi, il fascio di luce ad alta energia del laser interessa esclusivamente l’area della pelle intorno alle sopracciglia. Il trattamento scompone il pigmento del microblading, eliminando il colore.
Poco dopo la procedura, l’area delle sopracciglia potrebbe risultare più bianca del solito o, al contrario, arrossata: è del tutto normale e l’effetto sparirà nel giro di breve tempo. Il nostro personale medico ti consiglierà come comportarti in questi casi e come prenderti cura della pelle interessata dal trattamento.
La procedura è perfettamente sicura: il laser non ha effetti permanenti sull’organismo.
Cosa aspettarsi durante il processo di correzione?
La procedura laser che abbiamo descritto è perfettamente sicura e non provoca danni permanenti all’organismo.
La correzione laser del microblading è dolorosa? Durante la procedura si può avvertire sulla pelle una sensazione simile a un colpo di elastico, ma il trattamento non è più doloroso della stessa applicazione del tatuaggio semipermanente.
Il fastidio è quindi sopportabile, ma viene ulteriormente attenuato dal nostro personale medico, che utilizza:
- Un sistema di raffreddamento della pelle;
- Un anestetico topico o locale;
- L’applicazione di ghiaccio, impacchi freddi, pomate lenitive o filtri solari dopo il trattamento.
Ricordiamo inoltre che il trattamento potrebbe richiedere più di una seduta, a seconda del microblading da eliminare. Le diverse sessioni arriveranno in genere a distanza di alcune settimane l’una dall’altra.
Il processo di correzione richiede quindi tempo e pazienza, ma il risultato finale ripagherà abbondantemente dell’attesa.
Vuoi saperne di più sul procedimento di rimozione microblading o tatuaggi? Scopri la nostra pagina dedicata alla rimozione laser.
La rimozione laser del Centro Polispecialistico Polimed
Il Centro di Medicina Estetica Polimed aiuta le sue pazienti a rimuovere il microblading alle sopracciglia con l’innovativa stazione Laser Chrome Q-Switched di Quanta System.
Si tratta di una tecnologia all’avanguardia, consigliata dai dermatologi, in grado di offrire risultati garantiti e procedure sicure.
I dispositivi Quanta System inoltre non lasciano cicatrici o altri segni visibili.
Come accennato, la pelle potrebbe restare scolorita per qualche tempo nella parte interessata, ma il problema si risolverà da solo nel breve periodo.
Ricordiamo che l’impiego del laser è l’unica procedura medica oggi considerata efficace e sicura per rimuovere il microblading o un tatuaggio.
Conttataci
Per la rimozione o correzione del tuo microblading affidati a personale medico qualificato, come quello del Centro Polimed di Afragola (Napoli). Chiamaci ora per un consulto gratuito al numero 081 852 2995 o compila il form nella nostra pagina Contatti.
Ormoni, acne e peluria in eccesso!
L’acne è una condizione della pelle che coinvolge le ghiandole sebacee alla base dei follicoli piliferi.
Quando queste ghiandole producono troppo sebo possono provocare brufoli e punti neri se ci si trova in presenza di altri fattori: una predisposizione genetica o familiarità, l’assunzione di alcuni farmaci, l’utilizzo di cosmetici che occludono i pori, una condizione di particolare stress ecc.
La questione ormonale è di certo dominante in quanto un alto livello di ormoni androgeni in circolo può stimolare le ghiandole a produrre più sebo, ma non è l’unica causa. L’acne non a caso viene definita una patologia “multifattoriale”.
Acne Grave
Acne grave, insorgenza tardiva di acne o acne persistente che non risponde a nessun trattamento. La maggior parte delle donne con problemi gravi di acne ha la Sindrome dell’ Ovaio Policistico.
Questa sindrome è anche comune in donne che non hanno avuto l’acne se non in tarda età (dopo i 30 anni) e in quelle che hanno una forma di acne che non risponde ai trattamenti convenzionali o che persiste nonostante i trattamenti.
Molte donne scoprono che altri piccoli problemi sono correlati alla Sindrome dell’ Ovaio Policistico, come ad esempio una pelle grassa e zone molto untuose, pelle marrone scuro o nera (distrofia papillare pigmentaria), l’eccesso di peluria, le mestruazioni irregolari.
Tutte questi sintomi assieme, di solito, sono un evidente indicazione di questa sindrome.
Si consiglia quindi di fare sempre una visita Ginecologica già in età adolescenziale.
Lo Specialista effettuerà un’ ecografia pelvica o transvaginale e una visita completa con anamnesi specifica ed eventuale terapia. Spesso si consiglia una pillola anticoncezionale che porterà miglioramenti anche alla cute; o farmaci che contrastino l’eccesso di ormoni.
Chiedi la tua visita.
Unghia Incarnita: come curarla
Onicocriptosi.
Il piede è l’unico “organo al plurale”: riceve e trasmette sensazioni, è pompa circolatoria, è struttura portante, è sistema propulsivo e di sostegno, è sede reflessogena completa.
È un mondo in miniatura che raccoglie in sé tutti i profili dell’intero corpo, tanto che un benessere dato ai piedi raggiunge la coralità dell’unità psico-somatica.
Un trattamento equilibrato fatto ai piedi ricostruisce il benessere dell’intera persona, ma non sempre ai piedi diamo la cura che meritano.
Essi infatti sono spesso colpiti da numerose patologie o infiammazioni come l’Unghia Incarnita o più tecnicamente l’Onicocriptosi.
Questo, non è altro che la crescita dell’unghia oltre la sua naturale sede, tale da determinare la penetrazione della pelle e delle carni circostanti
Cause Unghia Incarnita
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La causa è dovuta a molteplici fattori – dall’errata calzatura o a un taglio troppo arrotondato, passando per precise predisposizioni genetiche – causa innanzitutto dolore e gonfiore della falange, quindi sanguinamento, emissione di pus, colonizzazione batterica e cattivo odore.
Se non curata, può determinare condizioni gravi come la perdita dell’unghia o la rimozione di parte della falange stessa.
Ma, perché si formano?
Le cause possono essere davvero tante, vediamo le più comuni:
- Fattore ereditario:molto spesso l’unghia incarnita è un problema comune all’interno della stessa famiglia, la predisposizione genetica in questo caso potrebbe essere la causa principale;
- Trauma:a volte l’unghia incarnita è il risultato di un trauma, come ad esempio dopo la caduta di un oggetto sopra l’unghia, dopo una continua pressione dell’unghia verso il basso, oppure dopo una continua sollecitazione delle dita come quando si calcia un pallone;
- Unghie troppo corte:questa sembra essere la causa più comune dell’unghia incarnita. Tagliare le unghie troppo corte è una pratica sbagliata, soprattutto per chi è soggetto a questo problema. L’unghia ha bisogno dello spazio necessario per crescere. Un taglio troppo corto permetterà la pelle intorno di “soffocare” la crescita dell’unghia;
- Calzature di dimensioni non adatte:l’uso di scarpe troppo strette può influire sull’anomala crescita dell’unghia, che potrà sfociare appunto in un’unghia incarnita.
Tutto questo contribuisce a modificare l’andamento dell’unghia, costringendola a una crescita nelle carni.Quasi sempre presente ai lati, ma può manifestarsi anche in altre posizioni come l’estremità superiore delle dita.
Come si curano le unghie Incarnite
Il trattamento podologico deve essere tempestivo per evitare che si formino granulomi (=tessuto di reazione che sanguina facilmente). I podologi devono verificare che la lamina ungueale non presenti frammenti d’unghia che penetrano nella cute.
Se presenti, devono essere asportati. Va valutata l’eventuale assunzione di antibiotici per via sistemica. I protocolli prevedono controlli fino alla guarigione della lesione. Risolta la fase acuta, è opportuno seguire la crescita della lamina ogni 20-40 giorni.
Di fondamentale importanza, per evitare che il problema si ripresenti, è l’educazione del paziente, ad un corretto taglio delle unghie, i cui margini devono sempre essere visibili e liberi, e al controllo dei fattori predisponenti (fragilità ungueale, iperidrosi, calzature incongrue, sindrome pronatria, ecc.).
Se è presente un problema di origine biomeccanica che predispone alle unghie incarnite, come il piede piatto e la sindrome pronatoria, questo va trattato con specifiche ortesi plantari.
Allo stesso modo mal posizioni delle dita devono essere compensate con adeguate ortesi digitali. Nel caso di recidive, involuzione ungueale, asportazione significativa di frammenti ungueali, si appronta un programma di rieducazione ungueale che può spaziare tra varie tecniche di ortonissia, onicoresina o onicoplastica anche in combinazione, in modo da eliminare o quanto meno ridurre il conflitto unghia-cute che porta alla ricomparsa del problema e dare il tempo alla pelle appena guarita di fortificarsi.
Come prevenire l’unghia incarnita?
Chi ha avuto l’unghia incarnita sa benissimo che le recidive sono sempre dietro l’angolo ma con alcuni piccoli accorgimenti è possibile prevenire il problema ad esempio con un corretto taglio dell’unghia oppure usando delle calzature comode.
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Mesoterapia contro la cellulite
Per mesoterapia si intende una terapia farmacologica che consiste in una serie di iniezioni effettuate con aghi specifici che consentono al principio attivo di raggiungere il mesoderma, ovvero, lo strato medio-profondo della pelle.
Vantaggi Mesoterapia
Questa modalità di somministrazione ha due principali vantaggi:
- riduce la quantità di farmaco necessaria, in quanto non c’è bisogno di raggiungere una concentrazione sistemica ma solo una locale;
- riduce il tempo necessario prima che la terapia faccia effetto.
Nel caso della cellulite, viene preparato un mix di farmaci diluito in soluzione fisiologica: la composizione esatta viene decisa dal medico in base alle necessità del paziente, ma in genere si tratta di principi attivi lipolitici, antiinfiammatori, drenanti e protettivi per i capillari a cui viene aggiunta una piccola dose di anestetico.
L’anestetico è necessario a causa della lunghezza dell’ago, che penetra a circa 6 mm di profondità: poiché esso raggiunge il derma, che è ricco di terminazioni nervose, la presenza di un anestetico è necessaria per evitare il dolore.
La mesoterapia inizia ad agire dalle prime sedute e non ha effetti collaterali importanti: in seguito al trattamento possono presentarsi dei piccoli lividi, al massimo della dimensione di una moneta, localizzati in corrispondenza dei punti di iniezione.
Si tratta di un trattamento di medicina estetica che richiede l’utilizzo di farmaci, e come tale va praticato esclusivamente da medici all’interno di strutture sanitarie autorizzate.
Per completare un ciclo di trattamento sono necessarie circa 10 sedute, dopo sei mesi dalle quali sarà necessario effettuare un ciclo di mantenimento di altre 10 sedute.
La mesoterapia è efficace in quanto agisce contro le cause della cellulite: grazie ai principi antiinfiammatori e lipolitici riduce l’edema al livello del tessuto connettivo, migliorando immediatamente l’aspetto estetico della pelle.
È però opportuno associare al trattamento un’opportuna dieta ipocalorica, ricca di frutta e verdura, e un’adeguata attività fisica che aiuterà a mantenere i risultati nel tempo: bisogna comunque considerare che la cellulite non è un inestetismo legato a un accumulo adiposo, bensì all’edema del tessuto connettivo che lo circonda. L’edema è a sua volta dovuto ad alterazioni della circolazione sanguigna, che si presentano spesso su base ereditaria: bisognerà dunque scegliere un’attività sportiva idonea.
Il trattamento contro la cellulite
Chi si sottopone al trattamento viene curato con farmaci diluiti in soluzione fisiologica e iniettati nell’area tramite iniettori singoli, ovvero un ago unico, oppure tramite multi-iniettori che supportano fino a 18 aghi.
Dopo una sola seduta, solitamente, non si notano miglioramenti, i risultati più soddisfacenti si vedono dopo circa 8-10 sedute.
La mesoterapia può essere supportata da altri trattamenti complementari come linfodrenaggio, liposuzione e laser; è lo specialista a decidere e consigliare anche altri farmaci che possono aiutare durante la terapia.
I farmaci utilizzati in mesoterapia
Vengono utilizzati i farmaci che si sarebbero somministrati per via sistemica, quindi, sostanze ad azione analgesica, antinfiammatoria, antiedemigena, protettivi dei capillari e lipolitici.
Il trattamento di mesoterapia non provoca dolore, per cui non occorre sottoporre il paziente ad anestesia per via orale o endovenosa, ma viene comunque aggiunta una piccola quantità di soluzione anestetizzante per evitare anche solo piccoli fastidi.
Effetti collaterali della mesoterapia
Gli effetti collaterali della mesoterapia non sono pericolosi e per lo più sono passeggeri.
Dopo il trattamento, la pelle potrebbe presentare leggere lesioni o irritazioni provocate dalla rottura del vaso che spariscono dopo qualche ora. Gli aghi sono molto sottili ma possono comunque provocare ecchimosi; il farmaco iniettato resta circa dodici ore nella zona trattata, perché il suo assorbimento avviene lentamente.
Chiedi la tua consulenza GRATUITA presso il nostro centro di Medicina Estetica.
Un Chirurgo sarà a tua disposizione.
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Come proteggersi dal sole. Ecco alcuni consigli!
Trascorrere una bella giornata sulla spiaggia significa anche rilassarsi al sole, cosa che permette al corpo di assorbire naturalmente la vitamina D. Tuttavia, un’esposizione eccessiva e prolungata può causare scottature, danni cutanei, cancro alla pelle, pigmentazione irregolare e insolazione.
Prendi le giuste precauzioni per evitare questi rischi e goderti il sole in un modo più sano.
Scegli la giusta protezione solare
Contrariamente a quanto molti credono, il valore numerico del fattore di protezione solare, non rappresenta la sua efficacia. Invece, indica per quanto tempo ti proteggerà dai raggi ultravioletti di tipo B (UVB). Sono consigliabili protezioni 30 o più.
Cerca creme che proteggano sia dai raggi UVA che da quelli UVB. Gli UVB sono quelli che provocano scottature, mentre gli UVA causano altri tipi di danni, tra cui segni di invecchiamento quali rughe o macchie. Entrambi i tipi di UV aumentano il rischio di contrarre il cancro alla pelle. Preferisci i prodotti che offrono una protezione ad ampio spettro.
Se nuoterai o suderai molto, scegli una crema solare resistente all’acqua. Ricorda: nessun prodotto è completamente waterproof, quindi dovresti riapplicarlo frequentemente in base alle istruzioni riportate sulla confezione.
Scegli dei solari adatti ai bambini. I filtri UV a base di minerali come zinco e titanio vengono considerati più sicuri, in quanto difficilmente causano reazioni allergiche ai bambini e ai soggetti con la pelle sensibile.
Come applicare la crema solare?
Ogni prodotto specifico ha la sua data di scadenza; per essere sicuro che sia efficace, dovresti sempre rispettarla. In linea di massima, è preferibile cambiare i solari una volta all’anno, anche perché generalmente hanno un tempo di utilizzo di 12 mesi dall’apertura.
Le sostanze chimiche delle creme solari richiedono circa 30 minuti per essere assorbite totalmente dalla pelle e proteggerla. Spalmala prima di uscire, più o meno mezz’ora prima di esporti al sole.
Se usi una crema, la quantità che dovresti applicare è più o meno pari alle dimensioni di una normale palla da golf. Assicurati di coprire le zone più vulnerabili del corpo. Tutta la pelle esposta ai raggi solari dovrebbe essere protetta.
Scegli gli indumenti che ti proteggano dal sole: cappelli o occhiali da sole per proteggere la vista da un’esposizione prolungata ai raggi UV.
Mantieni una buona idratazione. L’acqua è ideale per idratarti nei giorni più caldi e non solo. Secondo gli esperti, gli uomini dovrebbero consumare circa 3 litri di liquidi al giorno, mentre le donne 2 litri al giorno. Bevi acqua anche quando non hai sete!
Se inizi a sentirti accaldato, fai una nuotata! Immergere il corpo nell’acqua fresca può aiutarti ad abbassare la temperatura corporea.
Conosci i sintomi di un colpo di calore o un’insolazione?
Se osservi i seguenti segnali, smetti di esporti al sole e bevi molti liquidi:
- Pelle calda al tatto;
- Sudore eccessivo;
- Vertigini o disorientamento;
- Nausea o vomito;
- Battito cardiaco accelerato;
- Urina scura e/o minzione poco frequente;
- Se i sintomi non si attenuano dopo mezz’ora, vai immediatamente al pronto soccorso.
Alcuni Consigli
- Quando esci, porta con te una bottiglia d’acqua.
- È possibile scottarsi attraverso i vestiti. Per essere sicuro, applica la protezione al di sotto del vestiario.
- La protezione solare può irritare molto gli occhi. Non applicarla nella zona perioculare. Se entra negli occhi, lavali subito con cura usando l’acqua.
Avvertenze
- Se quando applichi la protezione solare gli occhi lacrimano, la pelle si arrossa e hai altre reazioni strane, forse sei allergico. Passa a un prodotto più delicato o parlane con il nostro dermatologo.
- Se possibile, compra un prodotto privo di parabeni. I parabeni usati come conservanti nei prodotti dalla vita utile lunga sono stati associati al cancro al seno e possono causare allergie cutanee o rosacea tra i soggetti sensibili. In ogni caso, l’industria cosmetica li considera sicuri e bisogna fare ulteriori studi.
Dubbi o Domande? Contattaci
Dermatite atopica: cos’è e come curarla
La dermatite atopica è una patologia cronica della pelle, non contagiosa, caratterizzata dalla comparsa di infiammazione e lesioni eritematose.
Chi soffre di dermatite atopica in genere è affetto anche da malattie allergiche quali asma, orticaria, allergie alimentari. È un disturbo molto diffuso, con un’incidenza in costante aumento.
Di solito compare nella primissima infanzia, anche se può insorgere a qualsiasi età. Può andare incontro a guarigione spontanea o a un’attenuazione dei sintomi con la pubertà.
Tuttavia, soprattutto durante l’adolescenza, possono anche verificarsi periodi di completa remissione seguiti da una ricomparsa all’inizio dell’età adulta.
Cause Dermatite Atopica
Tra i fattori che provocano la dermatite atopica vanno considerati la predisposizione genetica, lo stato psicosomatico e l’ambiente circostante.
Tra i fattori scatenanti o che possono peggiorare la sintomatologia vi sono invece:
- secchezza cutane
- bagni caldi,
- stress
- sudorazione,
- saponi o detergenti
- tessuti di lana o irritanti
- polvere o sabbia,
- fumo di sigaretta,
- alcuni alimenti.
Sintomi Dermatite Atopica
Tra i principali sintomi possiamo riconoscere:
- intenso prurito
- arrossamenti
- pelle disidratata e senza sebo
Spesso il grattarsi causa un ispessimento della pelle con desquamazione che, a volte, assume un colorito grigiastro.
L’aspetto e la localizzazione delle reazioni cutanee cambia a seconda dell’età e dell’attività della malattia.
Durante la prima infanzia, fino ai due anni di età, le lesioni sono in prevalenza eruzioni cutanee rosse e umide, che iniziano di solito sul viso e, solo in un secondo tempo, si estendono a tronco, gomiti e ginocchia; nella seconda infanzia si osserva maggior ispessimento ed estensione delle lesioni a collo, pieghe degli arti, polsi, dorso delle mani. Nell’adulto invece le lesioni si presentano principalmente su collo, nuca, torace, spalle, le pieghe e le estremità degli arti.
Questa malattia rende la pelle particolarmente incline a infettarsi: nelle zone escoriate sono frequenti infezioni microbiche, ma anche infezioni virali da Herpes simplex e da mollusco contagioso.
I sintomi possono infine causare problemi di origine psicologica e il prurito può generare disturbi del sonno specie nei bambini.
Terapie Dermatite
Non esiste una cura definitiva per la dermatite atopica: esistono soltanto terapie e misure preventive che mirano a tenerla sotto controllo e ad alleviarne i sintomi. La presenza di lesioni rende necessaria una terapia antinfiammatoria locale, in genere basata su corticosteroidi in combinazione con idratanti.
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Come eliminare i Peli superflui
I termini “depilazione” ed “epilazione” indicano i trattamenti ai quali si ricorre per eliminare i peli in eccesso, ma hanno un diverso significato: Depilazione vuol dire eliminare il pelo dalla superficie della pelle, infatti la depilazione può essere definita come una pratica igienica o estetica per ridurre temporaneamente la lunghezza dei peli presenti sul corpo maschile o femminile, asportando tutta la parte esterna alla superficie della pelle.
Epilazione invece significa eliminare tutto il pelo, bulbo compreso (asportazione del pelo nella sua interezza fino al bulbo pilifero) e può essere transitoria o permanente (es. strappo con le pinzette, depilazione laser o con luce pulsata).
MeDioStar Next è il laser per l’epilazione che ha rappresentato per molti centri estetici la svolta nei trattamenti fino ad oggi effettuati con la luce pulsata. Il miglioramento dell’efficacia, della sicurezza e della velocità di applicazione costituiscono i tre vantaggi superiori nell’ utilizzo del laser e in particolare di MeDioStar Next.
- Veloce, sicuro ed efficace
- Sicuro su ogni tipo di pelle, tutto l’anno
- Eccellente sistema di raffreddamento integrato a 360° della pelle
- Risultati duraturi nel tempo
- Tempi di trattamenti ridotti rispetto alla luce pulsata
- Maggior comfort per il cliente
Grazie alle sue caratteristiche tecniche consente di lavorare su tutte le zone del corpo, agendo con la massima sicurezza ed efficacia su tutti i fototipi e su tutti i tipi di pelo. La conseguenza pratica del trattamento è una riduzione duratura del numero di peli ed un rallentamento globale della ricrescita, tanto più evidente ed efficace con i peli più grossi e scuri che costituiscono il maggior problema estetico. La selettività di assorbimento permette di conseguire questo risultato senza danni all’epidermide. Per saperne di più fissa un appuntamento Gratuito presso il nostro Centro di Medicina Estetica – Via XXIV Maggio, 28/30 – Afragola . 0818522995 Provare per credere